Mi soffia nel respiro

Mi soffia nel respiro
mi guarda negli occhi
e mormora bisbigli fruscii di fogliame
e prati inondati di eco e riflessi
dorati occhieggi,
e fiumi di
visioni
mi sgorgano nella vista
nel petto e fra le dita.
Il mondo col suo manifestarsi
continuo,
a ondate,
a raffiche e grida e contemporanei aliti
appena percettibili in aneliti
da me
altra sua manifestazione
tra miliardi di vite,
ed il vibrare della polvere d’argento delle stelle
contemporaneamente al sole,
alla luna,
a tutto ciò che è materia nota
ed alla sua negazione dimostrata,
o solo intuita,
o ignorata per i nostri mezzi umani
dell’esperienza, scientificamente
io.
Non sono che niente.
Eppure.
Il mondo favorevole o avverso
in questo momento,
in questo multiverso
gioca con me,
nel suo apparire multiplo così uno,
così perfettamente coordinato,
nella casualità dell’incidente della vita,
della morte,
della pace nevicata che tutto ammanta
ed il noto quotidiano ovatta. Incanta.
Mi scrosciano negli occhi queste immagini
riesco a pena appena a far fronte
con l’esperienza,
la lettura e lo scrivere
il tentativo di esprimere e descrivere
dopo aver fatto mio,
qualcosa di già scritto da altri arti
di essere vivente
il mondo esistente di se stesso efferente.
Essente io
atomo di umanità
ed umanità granello d’arenile della biosfera,
ciò che scrivo del mondo
di me stesso analogo
suo son io,
sua è la mia voce
nel nostro straripante dialogo.

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