Il Maestro Lucas Christopoulos

No Comments

Lucas Christopoulos è un personaggio da leggenda metropolitana. Nato in Svizzera da padre greco e madre svizzera, a 16 anni decise di partire per la Cina per apprendere le arti marziali e la filosofia classica.
Iscrittosi al corso di laurea quadriennale della Facoltà di Wushu dell’Istituto per l’Educazione Fisica di Pechino, completò gli studi con una tesi di ricerca sulle arti marziali nell’antica Grecia. Nel 1993 conobbe Zhang Zhicheng, 7° generazione del Tongbeiquan della famiglia Qi, col quale studiò per anni l’arte del pugilato giungendone a una conoscenza completa e venendo iscritto negli albi genealogici della scuola come 8a generazione, nonché unico allievo occidentale. Al termine del tirocinio il maestro gli affidò, come vuole la tradizione, una copia del manoscritto segreto della scuola (qijia tongbei quanpu).

Nella lontana provincia del Gansu divenne allievo del famoso maestro Huang Baoshan (1907-1998), un tesoro vivente del wushu, dal quale apprese stili tradizionali come shaolin luohaquan, erlu hongquan, zuibaxianquan.

Quando Huang Baoshan morì nel 1998, incurante della scomodità del viaggio, partecipò al suo funerale ove conobbe ex allievi e compagni del maestro che arricchirono la sua formazione con le eccellenti tecniche di bastone del Gansu: “bastone dell’ubriaco” (zuigun), “bastone del vecchio che guarda il campo” (laohan kantian gun), “bastone delle 4 porte” (simengun).
Udito che nel Gansu esisteva un monastero taoista ove ancora si praticavano arti occulte, decise di recarvisi. Qui scoprì che i monaci appartenevano alla setta della “foresta dei demoni” (guilin daopai), ancor viva in soli due luoghi in Cina, e si tramandavano i classici dell’antica strategia militare, tecniche di spionaggio, pratiche magiche ed esorcistiche.

In otto anni di permanenza in Cina, e nei suoi continui lunghi viaggi di studio, Christopoulos ha conosciuto vari famosi maestri del wushu tradizionale e studiato diverse tecniche; da un maestro di Cangzhou ha appreso anche il fengmogun (bastone del demone pazzo) e quindi è oggi depositario delle 4 tecniche di bastone più famose della Cina: shaolingun, fenngmogun, zuigun, simengun.

Rientrato a Losanna – sua città natale – è stato invitato ad insegnare presso l’Università dello Sport e ha iniziato a dedicarsi alla ricerca e all’insegnamento.

Di grande interesse storico le sue ricerche sull’influenza della cultura e delle scienze ellenistiche in Asia e gli scambi tra Cina e Occidente in ambito filosofico, culturale e marziale. Nel 2001 ha iniziato una proficua collaborazione con l’Istituto Wushu città di Firenze che lo ha invitato in Italia a tenere seminari periodici di Shaolin Zhouquantui e Shaolingun per far conoscere al pubblico occidentale l’efficacia di queste tecniche antiche fortunatamente non ancora inquinate dal moderno “Shaolin tradizionale” e non richiedenti costumini gialli, gambaletti grigi e scarpette feiyue per essere apprese.

Articolo tratto da: https://www.xiulong.it/puristipercaso

di Fabio Smolari

I dodici modelli del Chang Quan

No Comments

Il Wushu è parte inscindibile della cultura cinese, ne fa parte, trae ispirazione ed allo stesso tempo contribuisce a formare modelli ideali a cui ispirarsi appartenenti agli insiemi iconografici, iconologici ed immaginari della stessa cultura cinese.

Le forme di Wushu (Taolu) consistono in una successione di movimenti concatenati ed armonici, eseguibili secondo respiri diversi, sia nel ritmo (movimento e pausa, accelerazioni e fasi più lente) sia delle dimensioni e nelle altezze (grande e ampio, piccolo e raccolto, alto e basso).

I movimenti sono quindi molto diversificati, impegnativi ed approfondibili sin dalle sequenze più elementari: richiedono e sviluppano una grande coordinazione generale e dei singoli muscoli, ognuno di questi movimenti è fatto di forze e tecniche più o meno visibili, appartenenti alle arti marziali cinesi.

1.. DONG RU TAO

(muoversi come un’onda)

Muoversi come un’onda significa che quando il corpo si alza e si china, deve muoversi come le grandi onde di un oceano in tempesta che si sollevano continue ed impetuose, ma nel movimento c’è quiete e musicità, purezza ed essenzialità.

2. QING RU YE

(essere leggeri come una foglia)

Leggeri come una foglia significa che, quando occorre leggerezza, si deve assomigliare alle foglie degli alberi sollevate da un soffio di vento, leggere, graziose e vivaci che danzano ondeggiando sospinte dal vento. Leggeri ma non flosci, nel fluttuare si devono conservare grazia ed eleganza.

3. LUO RU QUE

(ricadere come la gazza)

Ricadere come la gazza significa che al momento di ricadere a terra si deve assomigliare ad una gazza che improvvisamente atterra sulla punta di un ramo, gentilmente, senza far rumore, tranquilla, leggera e sicura. Allo stesso modo bisogna atterrare stabili e puliti, con fermezza e precisione.

4.ZHAN RU SONG

(erigersi come un pino)

Erigersi come un pino significa che quando ci si trova in posizione eretta sui due piedi a gambe distese, la posizione assunta dal corpo deve assomigliare ai verdi pini e ai cipressi smeraldini. Si deve stare diritti con forza, imponente da ispirare riverenza. Alla vista deve esserci movimento nell’immobilità, eleganza e potenza, imponenza e dignità.

5. QI RU YUAN

(saltare come una scimmia)

Saltare come una scimmia significa che quando si spicca un salto si deve avere la sensazione dell’agilità, della prontezza, della rapidità e della potenza di una scimmia che balza. Si deve essere forti e veloci, rilassati e distesi in modo naturale.

6. ZHUAN RU LUN

(roteare come una ruota)

Roteare come una ruota significa che quando si ruota, si spazza, ci si gira o ci si volta, le braccia e le gambe devono girare come la ruota di un carro, rapide e con forza, con un movimento circolare, continuo e scorrevole. Facendo perno sul fulcro della rotazione le rotazioni e le spazzate devono descrivere dei cerchi, le girate e i rivoltamenti degli anelli.

7. LI RU JI

(stare diritti su una gamba come il gallo)

Diritti su una gamba come il gallo significa che, quando si è in posizione eretta in appoggio su una gamba sola, si deve assomigliare al gallo quando si ferma improvvisamente in equilibrio alzando una zampa, fermi come una roccia, solidi come il monte Tai, come se il piede a terra avesse radici e la gamba d’appoggio fosse una colonna, in equilibrio naturale.

8. ZHONG RU TIE

(essere pesanti come il ferro)

Pesanti come il ferro significa che in quei momenti che richiedono forza pesante e affondata, la tecnica di emissione della forza deve essere travolgente ed inarrestabile come il ferro temprato in acciaio. Si deve marcare la pesantezza con rabbia e fermezza, leggerezza e pesantezza devono armonizzarsi, la forza impiegata deve essere appropriata.

9. ZHE RU GONG

(flettersi come un arco)

Flettersi come un arco significa che, quando ci si torce o si flette il busto, la vita deve flettersi come un arco completamente teso, ci si deve piegare mantenendo la forza, compiere un movimento che restituisca elasticità. Mantenendo la vita come punto chiave, nella morbidezza ci deve essere tenacia e forza.

10. JING RU YUE

(stare immobile come un monte imponente)

Immobile come un monte imponente significa che al momento di fermarsi in una posizione fissa, la posizione del corpo deve essere salda come un’alta montagna, di forza e aspetto imponenti e grandiosi, perciò movimento ed immobilità devono essere chiaramente distinti, “oltre la montagna c’è ancora la montagna”.

11. KUAI RU FENG

(essere veloci come il vento)

Veloci come il vento significa che

nei movimenti che richiedono prontezza e velocità improvvisa, si deve assomigliare ad una violenta bufera con raffiche di vento improvvise, con tuoni e lampi, alla quale nessuna forza può opporsi. Ma bisogna anche essere ordinati, veloci si ,ma senza fretta.

12. HUAN RU YING

(essere lenti come l’aquila)

Lenti come l’aquila significa che

quando il movimento richiede una decelerazione, si deve assomigliare ad un’aquila maestosa che descrive spirali nel cielo, lenta ed elegante, con portamento fiero e imponente. Bisogna essere lenti ma non fiacchi, tutto lo spirito concentrato.

Il termine tecnico ” I dodici modelli” Shier Xing indica le tecniche fondamentali del Chang Quan, ed anche le forme fondamentali dei movimenti del corpo.

Per il Wushu i nostri predecessori si sono ispirati alle immagini del mondo naturale ed ai movimenti degli animali, con una tecnica artistica esasperata e raffinata, riassumendo in maniera incisiva ed idealizzando le caratteristiche e le variazioni di movimento che caratterizzano il Chang Quan in modelli standardizzati ed iconocizzati.

I 12 modelli del ChangQuan costituiscono una serie di riferimenti per I praticanti: icone facilmente conoscibili, riconoscibili, da cui attingere o da riscoprire dentro di noi.

Tratto da SHAOLIN WUSHU n. 2°, maggio Giugno 1992

Disegni originali Sun Jiandong

Testo originale Li Hua

Arrangiamento grafico羞龙 Xiu Long e 流剑和亮 Clau

Social Widgets powered by AB-WebLog.com.