Studio del soggetto: semplificazione e composizione

Credo che l’atto del dipingere un soggetto, quasliasi esso sia, necessiti di un approccio molto diverso dalla…”macchina fotografica”, ossia dalla rappresentazione perfettissima e particolareggiatissima di tutti i dettagli presenti nel campo visivo, ma che sia possibile eseguire delle semplificazione di parti del soggetto per mettere così in risalto determinati punti del dipinto, operando quindi una sorta di “s-copmposizione” e “ri-composizione” del soggetto, una composizione che non si limita alla scelta del posizionamento degli oggetti da dipingere, ma che specialmente investe la scelta delle tonalità e dei colori, la luminosità, lo studio e la raffigurazione della luce, l’enfasi attribuita a determinate parti.

Study of light: a bridge
Study of light - a bridge

Dunque oltre alle regole che comandano i principi con cui è bene eseguire le composizioni, vi sono altre due variabili che giocano nel mio caso, ossia la sensibilità e lo stato d’animo che filtrano la visione da dipingere, e l’intuizione di cosa e come realizzare determinate semplificazioni e determinate operazioni per creare una composizione del dipinto ottimale, o comunque d’effetto.

In questo acquerello ho cercato di concentrale l’attenzione sullo studio della luce, cambiando tonalità per il terreno circostante e giocando sulla nettezza dei dettagli dell’opus del ponte.

Questo piccolo ponticello, con i suoi colori variegati, offriva un’opportunità ideale per eseguire esperimenti di cambio di tonalità, per la resa di una diversa luce e per eseguire varie fusioni di colori.

Questo tipo di acquerello per me costituisce un ottimo studio di un particolare di un soggetto, magari un preliminare per un quadro successivo ad olio su tela o per un acquerello più complesso e di dimensioni maggiori.

Nei due acquerelli del Cottage di Dunster ho cercato di studiare non solo una luce diversa, ma ho eseguito una semplificazione dell’ambiente circostante al cottage per poi soffermarmi con maggior nettezza sul cottage stesso, cercando di imprimergli il focus del dipinto, facendolo così spiccare dal setting circostante.

Cottage at Dunster, Somerset
Cottage at Dunster, Somerset. Simply setting with full washed colour

Nel secondo acquerello del Cottage ho invertito l’atto di semplificazione, ed ho concentrato l’attenzione del dipingere sull’ambiente circostante e sul gioco di luci e colori che offriva il piccolo torrentello alla base del cottage: a Lijiang sarebbe una meraviglia poter dipingere in questo modo, dato il continuo brulicare di corsi d’acqua nella stessa città vecchia.

 

Cottage at Dunster, Somerset
Cottage at Dunster, Somerset. Here cottage was not detailed, but setting and light.

Da questi acquerelli ho anche capito che l’oridne con cui si dipinge e si lavora ad un acquerello è un aspetto importante da considerare prima di iniziare a dipingere e mentre si dipinge…

e lo studio degli acquerelli Inglesi del XVII – XVIII secolo mostra una bella varietàà di metodi, ma forse una regola molto importante da seguire nella stragrande maggioranza dei casi consiste nel dipingere sempre da toni più chiari a toni più scuri: mi trovo bene cioè nell’eseguire per prima cosa grandi lavaggi con toni molto diluiti, e dunque lavorando su questo lavaggio in wet on wet se desidero ottenere sfumati particolari, oppure attendendone la parziale o totale asciugatura; è in questo modo che ho lavorato all’acquerello di Snowdonia Farm…

Snowdonia farm
Snowdonia farm

ed alla vetta di Stob Coire nan Lochan, Glencoe, partendo quindi da un lavaggio iniziale e cercando di mantenere la sovrapposizione dei toni il più pulita possibile (senza creare l’odiosissimo effetto-fango) e poi cercando di costruire gradualmente il dipinto, mantenendo l’attenzione sul gioco di luce del sole sulla neve e sui margini rocciosi socperti, ed applicando tocchi di colore meno diluito su aree in penombra e dombra realizzate con piccoli lavaggi.

 

Stob Coire nan Lochan, Glencoe
Stob Coire nan Lochan, Glencoe

to be continued…

Lascia un commento