Una galleria di foto dei bambini (Wushu dell’A.S.D. Oriente) che hanno partecipato all’ultimo appuntamento del Panda-Kungfu a Calenzano, lo scorso 22 Febbraio.
Una galleria di foto dei bambini (Wushu dell’A.S.D. Oriente) che hanno partecipato all’ultimo appuntamento del Panda-Kungfu a Calenzano, lo scorso 22 Febbraio.
Mi accingo nuovamente alla traduzione di un articolo dell’amico Mark Moran, traduzione che faccio per gustare e comprendere il più possibile il suo lavoro eccezionale, e per mettere a disposizione in Italiano una fonte preziosa per quanti desiderino osservare in modo critico ed analitico la situazione del Wushu in Italia.
E’ mia opinione che la situazione del Wushu italiano – per la mia limitata e circoscritta esperienza – sia perfettamente specchio della situazione generale del mio paese (sempre parlando della mia limitata e circoscritta esperienza) dunque un qualcosa che – ribadisco: personalmente parlando!!! – desidererei profondamente cambiare in modo radicale, direi profondo e radicale.
Rimanendo però a tema, e cioè nel contesto dell’allenamento tipico degli atleti in Cina – che Mark descrive – il modello generale che Mark ha ottimamente e fedelmente riassunto coincide al 100% con quanto ho visto e vissuto a Pechino ed in Cina, parlando di allenamenti SPECIFICI di atleti cinesi campioni nazionali, e non di allenamenti di gruppi di occidentali in strutture sportive in Cina, anche nelle medesime strutture sportive di prim’ordine quali Shichahai di Pechino.
L’individuazione delle parti che definirei settoriali dell’allenamento è un contributo essenziale, ancora più prezioso grazie anche alle indicazioni temporali per ciascun blocco settoriale: appare chiaro come sedute di allenamento non organizzate, non specializzate, inferiori ad un certo tetto di tempo siano incompatibili con un progetto concreto di sviluppo del Wushu contemporaneo sportivo.
Non insisterò sulla mia incompetenza di fronte ai testi che ho da commentare. […] Vi prego però di essere estremamente indulgenti nei miei riguardi. Emmanuel Lévinas, 1977 “Du Sacré au Saint – Cinq nouvelles lectures talmudiques”
Ho pensato che probabilmente potesse essere di aiuto poter parlare un poco circa il tipco allenamento che è possibile vedere in occidente, e compararlo con il tipo di allenamento che trovi in Cina.
A dir la verità, essi non sono poi così tanto differenti. Dopo tutto la maggior parte degli insegnanti in occidente o provengono dalla Cina o sono direttamente influenzati da esperienza di allenamento in Cina, e dunque tendono a sviluppare le sedute di allenamento in modi molto simili.
in Italia non è assolutamente così. Nella mia personale esperienza ho visto che gli insegnanti tendono a fossilizzarsi su delle metodiche e sulle fonti – cinesi e non – forse perchè nemmeno spinti dalla curiosità di approfondire e/o sviluppare i propri metodi di allenamento, e di creare uno spazio dedicato all’agonismo inteso sia come sviluppo massimo del potenziale degli agonisti attualmente sul tappeto (quando il tappeto c’è…) sia come creazione di presupposti per selezionare da un ipotetico vivaio gli elementi meritevoli + predisposti + dotati, e intendo sia le qualità fisiche, sia la volontà di allenarsi in un certo modo
Comunque, trovo che ci sia ancora molta gente curiosa [di sapere] circa il regime di allenamento tipico o standard degli atleti in Cina, sia come estensione della precedentemente citata curiosità, sia anche perchè è carino sapere che cosa i “professionisti” stanno facendo così che possiamo rispecchiare il loro ambiente.
La maggior parte delle classi (intendo classe come lezione di un gruppo di praticanti) di cui ho fatto parte sono suddivise in 4 fasi principali, ed alcune di queste fasi comprendono al loro interno anche sotto-fasi. Esse sono la preparazione, fondamentali, fomre e condizionamento. Praticamente tutte le classi a cui ho partecipato, sia negli Stati Uniti che in China, seguono questo format con davvero piccole eccezioni. Ecco un po’ più di dettagli su ciascuna:
Ci sono 3 parti all’interno della fase preparatoria alla classe. Riscaldamento, Cardio e Stretching. Ognuna gioca una parte importante rendendo il tuo corpo pronto per i rigori del Wushu.
Tipicamente è quando facciamo ruotare le anche, la testa, sciogliamo le spalle, giriamo la vita, ecc… Praticamente lo scopo di ciò è riscaldare le giunture prima di iniziare a muoversi attorno. Spesse volte vi sarà anche dello stretching leggero, ma di solito niente più di qualche affondo o [molleggio] toccando con le dita. Appena qualche leggero rimbalzo per acquisire il proprio campo motorio.
La ragione per cui questo è importante è principalmente per la prevenzione degli infortuni. Migliore è il tuo riscaldamento, minore è la predisposizione ad infortunarti. Mi rendo conto che questo sia qualcosa che probabilmente avrai sentito spesso, e quando ero più giovane in qualche modo respingevo la sua importanza. Dopo tutto quando sei giovane puoi iniziare a correre senza troppa preparazione.
Ma credimi. Questa è una delle cose principali che puoi fare per prevenire l’infortunio. E se ancora non pensi che valga il tuo tempo, allora almeno prendi spunto dai professionisti. Zhao Qing Jian e Liu Qing Hua iniziano ogni loro allenamento con il riscaldamento delle articolazioni, dunque a meno che tu non pensi di esser in qualche modo migliore di loro o di aver carpito qualche segreto del Wushu che loro non hanno ancora scoperto, allora dovresti probabilmente farci attenzione.
Comparando l’occidente alla Cina, io trovo che questa sia una di quelle aree che non è consistentemente esercitata in occidente. Ho visto alcune classi in cui si parte immediatamente con la corsa non appena la lezione sia cominciata. Oppure si parta con i loro giochi di acchiapino ( lupo e agnello e questo tipo di giochi ) o palla avvelenata. Questo è un grosso errore, perchè questi giochi, con tutti i loro rapidissimi scatti in moto ed in arresto, non aspettano altro che qualcuno si giri un ginocchio o si distorga una caviglia.
In Cina il riscaldamento generalmente prende tra i 10 ed i 15 minuti, a seconda anche del tempo (inteso come clima, stagione). In inverno impiegano un po’ più di tempo. Con l’afa estiva non così tanto.
Dopo aver riscaldato le articolazioni gli atleti generalmente iniziano un leggero trotto intorno alla sala, e con trotto veramente intendo che loro iniziano con una corsetta leggerissima.
Cardio
Questo non è perchè sono pigri. E’ perchè se se inizi immediatamente a correre velocemente, non concedi al tuo corpo il tempo per acclimatarsi ed incrementare sia la frequenza cardiaca che la respirazione. E’ necessario che tu scaldi il tuo motore come in una macchina. Partire a razzo non appena hai acceso il motore è un buon modo per rovinare l’albero di trasmissione della macchina. Lo stesso succede per il tuo corpo.
Dopo un paio di giri di corsetta leggera (forse 5 – 10 minuti), iniziano ad inserire altri elementi come skip a ginocchia alte, calciata, laterale, saltelli, ecc… Anche questo nell’ordine di riscaldare tutto il corpo e di sciogliere le articolazioni ed i muscoli. Dopo circa 10 minuti di questo generalmente concludono la parte cardio come qualche scatto attraverso la sala – tipo sui 5 di questi – e dunque concludono.
Come variante probabilmente vedrai gli atleti impegnati in un gioco dopo la corsetta leggera. Qualche gioco del tipo del dragone o qualche acchiapparello, o anche u gioco in cui si lancia un pezzo di gomma piuma e si grida il nome di chi dovrà prenderlo al volo. Giusto qualcosa per evitare che i ragazzini siano totalmente addormentati nell’eseguire lo stesso allenamento giorno dopo giorno.
In occidente questo è molto simile. L’unica vera differenza che ho notato è che qualche volta si vedono queste persone in occidente prendere il giochetto un po’ troppo seriamente. Lo scopo del gioco è di scaldarsi divertendosi. Non è uno sport da competizione. Se tu lo prendi come tale, allora stai perdendo l’obbiettivo dell’esercizio. Il mio consiglio: metti un attimino a riposo l’ego e semplicemente divertiti. Di sicuro, tu darai il meglio di te, ma questo non dovrebbe significare di comportarsi come se segnar punti nella palla avvelenata significasse davvero così tanto.
Il vero obiettivo di questa parte dell’allenamento è di farsi una sudata. Concentrati su questo ed andrai bene.
E finalmente si arriva alla parte preferita da tutti – lo stretching. Questo è praticamente universale. Mi sono allenato con diversi team di professionisti in Cina e tutti fanno praticamente la stessa identica routine.
Stretching
Per prima cosa iniziano alle sbarre. Mani alle punte dei piedi ed allungamento, [poi] di fianco, spalle e braccia e qualche volta spaccate contro il muro.
Dunque, dopo circa 5 – 10 minuti di questo raggiungono il tappeto e lavorano su un allungamento più specifico. Spesso prendono qualche materassino o tappetino per poggiare la gamba anteriore per le spaccate. Molti di loro si concentrano sull’allungamento per superare la spaccata così che l’atterraggio in spaccata non sia così difficile.
La maggior parte degli atleti lavura intensamente il proprio stretching fino a questo livello, perchè è cruciale per raggiungere il pieno raggio di movimento [che sarà raggiunto] durante la fase successiva dell’allenamento. Ci mettono davvero tantissima concentrazione in questo, e anche tu dovresti. Eseguire semplicemente i movimenti per lo stretching non significa raggiungere nessun risultato.
In occidente ho notato esserci molto più stretching di gruppo che in Cina. Avrai classi in cui tutti si allungano insieme, contando ogni posizione in gruppo. La ragione principale per questo è che hai un sacco di persone a lezione che probabilmente non si è mai allungata prima. Specialmente se questi sono nuovi al Wushu. Col tempo, quando saranno arrivati ad un livello più avanzato probabilmente potranno essere lasciati ai loro esercizi, ma comunque [lo stretching di gruppo] costruisce un senso di cameratismo a lezione, quando cioè tutti fanno la stessa cosa insieme.
D’altra parte in Cina [gi atleti] vivono, lavorano, sudano e giocano insieme 24h al giorno 7 giorni su 7, e dunque non c’è bisogno disviluppare questo stretching di gruppo. Inoltre, tutti si sono allungati per anni, dunque una volta che un atleta si è lasciato le classi di ragazzini alle spalle, non ha veramente più voglia di far le cose in gruppo. A volte alla fine delle lezioni, ma non così spesso come in occidente. Lo stretching di gruppo è principalmente riservato per quei ragazzini che devono essere spinti e pigiati parecchio per ottenere mobilità.
Questa non è una visione carina, ma potremmo parlare del rigore dell’allenamento al Wushu nei bambini in Cina in un’altra occasione.
Tutte assieme la parte preparatoria delle classi dovrebbe prendere circa 30 – 45 minuti, dipende da alcune variabili. E questo dipende da quanto tempo sia necessario per fare davvero una bella sudata e per lavorare su un buon allungamento prima di concentrarsi sulle tecniche di Wushu.
Dunque, adesso che gli atleti sono caldi, sudati ed allungati, è tempo di fondamentali. Io tendo a suddividere questa fase dell’allenamento in 3 parti: i fondamentali, le combinazioni e salti.
So di ripetermi [cioè Mark usa lo stesso termine “fondamentali” per descrivere un superset ed un set dell’allenamento; adesso ci spiega]. Questa è la parte “fondamentale” della parte “dei fondamentali” dell’allenamento. Vedetela insieme a me.
Calci
Senza praticamente alcun dubbio si inizia con un lavoro di alcuni calci slanciati e posizioni leggere. Dopo alcune linee su e giù per il tappeto allora si inizia con delle serie tirate di calci base. Zhengti, Ceti, Waibai, Lihe, ecc… ecc… Tu sai com’è. A seconda dei giorni eseguono il tutto dalle 2 linee alle 4 linee per ciascuno, seguite da alcune varianti o relative combinazioni.
Se c’è tempo, vedrai spesso eseguire un lavoro di allenamento sulle posizioni dopo i calci fondamentali. Mabu-gongbu o cose del genere. Se sei fortunato anche in altre tecniche come fanyao, spazzate posteriori e frontali e a volte perfino wubuquan. 😉
Molte delle classi in occidente hanno la stessa sequenza di fondamentali. Vorrei dire che l’unica differenza qui è l’intensità. Negli USA tu assisterai a molte correzioni, aggiustamenti e spiegazioni da parte degli insegnanti mente gli atleti eseguono i fondamentali. La semplie ragione per questo è che, in Cina, queste sono manovre basilari. Gli atleti sono già veramente veramente molto buoni in tutte queste cose. Ma in occidente il nostro livello perfino nelle tecniche base può ancora godere di un sacco di aiuto, così tendiamo a concentrarsi su di questi un po’ di più e ad avere un po’ più di correzioni.
Ho notato che molta gente quando viene in Cina è scoraggiata sia perchè in Cina chiunque possiede dei fondamentali così buoni, sia perchè non riescono ad esser corretti così tanto come vorrebbero. Ad esser onesto, ci sono probabilmente alcune ragioni per cui questo accade. Per prima cosa, eri un po’ coccolato a casa col tuo insegnante. Questo tipo di cosa è il risultato del fatto che tu paghi per le lezioni, mentre in Cina gli atleti devono dimostrare di poter rimanere nella Wushu guan. Gli atleti in Cina lavorano per l’approvazione dell’insegnante, ma in occidente gli insegnanti lavorano per l’approvazione dei clienti. Questo piccolo cambiamento delle dinamiche fa si che tu a casa sia tenuto molto più per la mano.
Altra ragione è che probabimente [gli insegnanti] stiano semplicemente aspettando che tu aumenti la velocità e migliori fino al punto in cui le correzioni ovvie possano essere sostituite da aiuti più specifici. “Clacia più veloce” è un tipo di correzione ovvia. [Come] ovviamente tu sei più lento di qualsiasi altro. Dirti “clacia più veloce” è un modo per dirti “fai meglio”. Va da solo. Quando invece iniziano a concentrarsi sull’allineamento del corpo, o su dettagli più sottili, allora tu saprai che dall’imparare i fondamentali stai passando al padroneggiare qualche tecnica.
Senza dubbio, qui ho un po’ generalizzato, e questo non è davvero il contesto adatto alla discussione di questo particolare argomento, ma hai l’idea. Questo è tutto quello che riguarda i fondamentali. In occidente così come in Cina.
Dovrei aggiungere che un’altra differenza che ho notato tra i due è l’ammontare del tempo dedicato ai fondamentali. In Cina fanno fondamentali per un buon 25 – 30 minuti, ma in occidente spesso vedrai appena 15 minuti di fondamentali e dopo gli studenti avidamente passano diretti all’eccitazione dei salti. Di nuovo…ci sarà una ragione per cui i fondamentali degli atleti Cinesi sono così migliori di quelli degli occidentali. Ne fanno migliaia alla settimana. Quanti di noi possono dire la stessa cosa?
Combos, diminuitivo per “combinazioni” sono davvero un’estensione dei fondamentali. Infatti, dai fondamentali alle combinazioni ai salti, spesso c’è appena una piccola transizione.
Combinazione di Nanquan
Di solito gli atleti inizieranno eseguendo specifiche combinazioni di movimenti provenienti dalle proprie forme. E quello che altrettanto sepsso vedrai è farlo anche durante la parte base dei fondamentali.
Per esempio, dopo il lihetui, probabilmente incorporeranno alcuni movimenti della propria forma che seguono il loro lihetui, questo per poter praticare avendo una transizione graduale.
Quello che significa è che a volte le parti di combinazioni e fondamentali sono fuse insieme. Questo non è inusuale e quindi non c’è bisogno di rimanere sorpreso se ti succede. Infatti è una cosa normale se ti stai preparando per una competizione.
Di nuovo, io ho notato che in Cina tendono a concentrasi veramente sulla dissezione dei loro movimenti. In occidente assisterai ad un po’ più di esitazione da parte degli stuendi essendo poco sicuri di se stessi e non veramente concentrando la loro intenzione sulle loro tecniche, mentre loro focalizzano la propria attenzione sul provare di non essere il centro dell’attenzione. Il mio consiglio è di provare meno a pensare a che cosa la gente pensi di te e prestar più attenzione su dove le tue spalle siano o non siano allineate come si deve, o le tue dita della mano stiano assieme come si dovrebbe supporre che debbano stare.
La cosa in cui definitivamente sarai colto nell’allenarti in Cina è la differenza che c’è tra “okay” e “good”, [cioè] quanto sei capace di focalizzare le tue energie nell’autocritica, l’auto-miglioramento e l’autoanalisi. Guarda un po’ più dentro e l’esterno apparirà un sacco migliore.
Sembra che questa sia la fase che molta gente favorisca. Salti! Whee! Dato lo stato delle mie ginocchia [ e delle mie!!! ] di solito sto a sedere durante questa parte dell’allenamento a favore di un lavoro più stanziale. Ma questo mi da comunque un buon punto di vantaggio osservando che cosa gli atleti fanno durante questa parte dell’allenamento.
Farfalla
Essenzialmente, c’è semplicemente una tonnellata di ripetizioni che prosegue. Salto dopo salto dopo salto, fino alla nausea. Di nuovo, è tutta questione di focalizzazione e concentrazione sui piccoli dettagli. Qui è dove un buon insegnante può esser vitale per operare quei piccoli ed incrementali miglioramenti che sono necessari. Ma il consiglio del coach da solo va poco lontano. Molto del miglioramento proviene dal solo mettersi sul tappeto e praticare ancora e ancora e ancora e ancora una volta.
Nel comparare questa parte dell’allenamento tra la Cina e l’occidente, ho notato che gli atleti in occidente traggono molto più piacere in questa fase della lezione di quanto quelli cinesi sembrino fare. Penso che parzialmente sia perchè gli atleti in Cina guardano a questa cosa come il loro lavoro. Loro stanno lavorando, e parte del loro lavoro consiste nel migliorare i salti – specialmente i propri nandu – dato che questo può fare o sfare la loro carriera.
Nandu
In occidente noi facciamo Wushu principalmente per divertimento, e quindi tendiamo a guardare alla parte della leezione dei salti come al momento in cui si è fighi facendo movimentio fighi. Dopo tutto, la ragione per cui molti di noi hanno iniziato il Wushu p per questa roba dei salti. (beh, io non così tanto, ma sono sicuro che alcuni di voi lo hanno fatto.) Sfortunatamente quando tu vedi la parte della lezione dei salti come la parte “divertente”, allora sei nella condizione in cui prenderai questa parte meno seriamente come metodologia per migliorare il tuo Wushu.
Di certo, se tu sei un vecchio avaro del Wushu come me, allora ti concentrerai molto presto sui calci, sulle posizioni e sulle combinazioni, visto che è questo quello che renderà tutto il tuo Wushu migliore, in opposizione ad un movimento di 3 secondi che potrà farti raggiungere o distruggere il tuo punteggio.
Dopo aver finito coi fondamentali, gli atleti spesso hanno un breve break per l’acqua (è giuto – questo è tipicamente il loro primo break per bere di tutta la lezione) e si preparano per qualsiasi delle loro forme si supponga che debbano lavorare quel giorno.
Molti allenatori hanno un programma affisso (oppure lo hanno comunicato agli atleti all’inizio della settimana) dunque gli atleti sanno che cosa si debba fare ogni singolo giorno. Tipicamente consiste in una serie di linee seguite da l’esecuzione di mezza forma o tutta la forma, a seconda di quanto vicina sia la competizione.
Pratica della forma
Non c’è molto da dire di questo. Sappiamo tutti che cosa significhi lavorare le linee, L’unica differenza tra la Cina e l’occidente è nel numero delle linee che fanno. Molte delle classi in cui sono stato negli USA ripetono solamente una o due linee prima che la lezione termini. In Cina spesso si ripetono 4 volte ogni sezione, seguite da 4 mezze forme e una o due firme complete.
Questo è anche principlamente dovuto ad una questione di tempo. Le classi in occidente sono di solito più brevi di quelle della controparte cinese. Quando tu hai dalle 2,5 alle 3 ore di allenamento come vien fatto in Cina, allora puoi fare davvero tanto più Wushu. La maggior parte delle calssi in cui sono stato negli USA dura praticamente dai 75 minuti alle 2 ore. Se sei fortunato avrai una scuola in cui si prosegue più a lungo, ma molti sembrano peccare per il lato del troppo poco.
Come ho già detto in precedenza, non penso che una scuola ed un insegnante che valga debba offrire classi inferiori ai 75 minuti per i propri studenti. La ragione e molto semplice: non c’è semplicemente modo in cui tu possa eseguire un allenamento comprensivo al Wushu in minor tempo di questo. Se sei arrivato quindi così lontano a leggere, avrai sicuramente notato che la parte preparatoria delle classi da sola dura più di mezz’ora. Dunque altri 45 minuti per i fondamentali, ed eccoti già arrivato al minimo dei 75 minuti. Al più presto si ritaglieranno degli angoli e la classe è persa nella disorganizzazione e nelle tecniche mezze-apprese. Per quello che penso, l’unico modo per cui una lezione di 75 minuti sia abbastanza è se ne hai 2 al giorno. La prima lezione potrà concentrarsi sui fondamentali, e la seconda classe si focalizzerà sulle forme.
In ogni modo, questo è sufficiente.Hai l’idea. Sono un forte sostenitore che quello che si ottiene dal Wushu dipende dal tempo che vi si butta. Spero che la tua scuola stia provvedendo a darti la migliore opportunità per migliorare.
Adesso, avendo detto tutto ciò, sarei negligente se non menzionassi una piccola eccezione alla regola: i principianti. Quando tu stai insegnando a dei principianti è importante non sovracaricarli in partenza.In questa situazione una classe di 75 minuti è probabilmente buona. Loro non lavoreranno troppo sui salti, sui nandu o su forme in questo momento, quindi se la lezione è concentrata sui fondamentali, allora questo dovrebbe essere per tutto il tempo.
E quello che un sacco di scuole fanno è di avere i primi 75 minuti sui fondamentali aperti a tutti i livelli, seguiti immediatamente da combinazioni più avanzate, salti ed allenamento alle forme per i gruppi di studenti avanzati o intermedi. Anche questo è un programma che funziona molto bene.
Infatti, ho buttato giù un documento davvero lungo (due, attualmente) specificatamente dedicato al programma di allenamento ideale ed alla struttura che vorrei usare se dovessi aprire una scuola di Wushu, ma questo non è il contesto per nessun dei due. Lo posterò sul blog uno di questi giorni così che potrete darci un’occhiata.
E dunque eccoci alla fine della lezione. Questa parte di lezione sembra essere opzionale in Cina, principalmente perchè [gli atleti] sono già così tanto allenati. E anche perchè spesso hanno specifiche sedute di allenamento esterne dedicate al condizionamento o all’allenamento alla forza. Con 11 classi per settimana, possono estrapolare delle sedute di allenamento specifiche nella sala pesi o in pista.
Condizionamento
Ma in occidente non abbiamo davvero questo lusso, e dunque spesso infiliamo il lavoro di condizionamento alla fine della lezione.
Questo di solito consiste in gruppi di esercizi di tipo cross-fit. Come camminata della papera, burpees o Squat-thrust, balzi a rana, isometrie al muro, ecc…
L’unica cosa che è abbastanza standardizzata penso che sia un po’ di stretching di fine allenamento. Spesso, sia in Cina che in occidente, gli atleti impiegano una discreta quantità di tempo per l’allungamento alla fine della lezione.
Ora come ora dovrei menzionare una cosa che sento non sia veramente fatta così tanto come dovrebbe. Personalmente ritengo che la mia opinione su ciò sia stata modificata da Joe Scarcella un po’ di tempo fa. Egli enfatizzò l’importanza dell’allungamento post-allenamento durante le lezioni presso la Cal Wushu, e da allora io posso confermare che è durante queste sedute di stretching post-allenamento che si guadangna in vera mobilità.
Ho menzionato nel mio articolo “iniziando il Wushu” che è importante allungarsi quando ci si è scaldati. Ma avrei dovuto aggiungere inoltre che il tipo di stretching che fai all’inizio della lezione dovrebbe essere un po’ differente da quello che fai alla fine della lezione.
Balzi a rana
Nello specifico, all’inizio delle lezioni io consiglio un tipo di allungamento più dinamico, tipo testa alla punta dei piedi e molleggio. (Si, so che molte persone dicono che non dovresti mollegiare mentre fai stretching, ma tutti in Cina lo fanno e sono le persone più flessibili che conosca, e dunque io mi infilo nelle cose che mi sembra che funzionino.) Alla fine delle classi io tendo a preferire un lavoro di stretching più statico, come mantenersi in spaccata per molto tempo, o raggiungere alcune posizioni (tipo tecniche di Yoga) e mantenerle.
Nella mia (limitata) esperienza, ho realizzato che questa combinazione sembra incrementare la mia mobilità più velocemente.
Dunque qui ce l’hai. Il tipico allenamento in Cina e come a grandi linee si compari con quello che ho visto in Occidente.
Adesso, dovrei dire che qui ci sono molte varianti. E spesso, come ho detto precedentemente, [gli atleti cinesi] estrapolano certe sedute per l’allenamento alla forza e cardio. Ma devo dire che l’80% delle classi di Wushu segue questo modello generale.
Allungamento forzato
E di nuovo è tutta questione di tempo. 2 – 3 ore minimo se vuoi seguire questa sorta di format di allenamento. Se io insegnassi in una classe cercherei di impostare la lezione con queste tempistiche:
E questi sono 150 minuti, ma se aggiungi le pause per bere e le piccole pause di transizione qua e lè si arriva generalmente più vicini alle 3 ore. Per queste cifre, io mi calibrerei più in alto o in basso a seconda del tempo disponibile. Per esempio, se la classe è di soli 90 minuti allora io probabilmente farei qualcosa del genere:
Di nuovo, è tutto fluido in qualche modo. E’ una delle cose che [per]seguo nell’insegnamento del Wushu. Tu puoi veramente creare un’esperienza unica per ogni classe sebbene ci siano molti degli stessi componenti ogni volta.
Se tu trovi che la tua personale esperienza di allenamento sia marcatamente differente da quello che ho scritto qui, o se tu pensi che abbia saltato qualcosa allora ci terrei ad ascoltare i tuoi pensieri. Sentiti libero di commentare su questo articolo, suonami su twitter @wushuzilla oppure sulla mia pagina di Facebook. Amo ricevere notizie dai praticanti di Wushu da tutto il mondo, per cui tira un grido se vuoi ed io proverò a riosponderti non appena potrò.
羞龍 Xiulong
Stefano Zamblera, 13 Luglio 2012
P.s. 03/03/2015: il sito di Mark Moran Wushuzilla si è trasformato in Wushu Adventures: http://wushuadventures.com/ enjoy!!!
L’altro giorno ho ricevuto un’email da un amico che è tornato negli Stati Uniti. Si discuteva della demotivazione sempre maggiore nell’allenamento del Wushu. Un po’ dovuta al fatto che avevano inziato a praticare troppo tardi, o per lo scarso coinvolgimento degli altri studenti nella scuola, o altre cose ancora. Allora ho buttato giù per scritto alcuni dei miei pensieri riguardo a questo per loro, ma penso che questo sia un qualcosa contro cui molti atleti di Wushu si scontrino, si siano scontrati e si scontreranno.
Ho solo cambiato i particolari per proteggere gli innocenti.
Grazie per condividere i vostri pensieri con me. Io so che può essere difficile di discutere di queste cose con le persone con cui vi allenate o con cui vi vedete regolarmente, e penso che sia per questa ragione che esistano i terapisti.
Spesso è più facile parlare con qualcuno che non sia direttamente coinvolto nella vostra situazione perchè non hanno niente di emozionalmente coinvolto in quello che state dicendo e possono essere leggermente più obiettivi circa le situazioni. In ogni caso, io apprezzo che voi vi sentiate abbastanza a vostro agio con me per dirmi quello che state pensando e provando.
Quello che state passando è del tutto normale e naturale. Ci sono passato anche io molto volte. La maggior parte degli atleti di Wushu che conosco hanno provato la stessa cosa una volta o l’altra. Non dovreste mai sentirvi male del vostro sentirvi scarsi di motivazione o di un po’ di disinteresse nell’allenarvi di volta in volta. Perchè che cosa vi differenzia non è quello che voi provate, ma è quello che voi ne fate dei vostri sentimenti. Possiamo avere mancanza di motivazione per una vasta gamma di cose ed ognuna di queste cose di cui si possa far menzione sono comunque situazioni abbastanza comuni.
Gli studenti avanzati (o comunque ogni studente ) che lascia la scuola ed esce fuori per fare altre cose è un fenomeno molto comune. Non vi posso dire quanti vari cicli di studenti ho visto nella (mia scuola) Wushu West nel corso degli anni. La gente che ha iniziato quando io ho iniziatoha smesso così tanto tempo fa, perfino i più datati, adesso, non ho idea di dove siano andati a finire.
Ma dal mio conto, gli studenti attuali “avanzati” credo che siano la 7a generazione da quando io ho iniziato nella scuola Wushu West nel 1995. io penso che ci sia un ricambio ciclico ogni 2 – 4 anni e questo è davvero molto comune nella maggior parte delle scuole di Wushu, la vostra inclusa.
Ma quello che è importante da tenere in testa è che la decissione di allenarsi al Wushu non esiste come risultato degli studenti che si trovano nella scuola. Si decise di studiare Wushu perchè ci si trovò qualcosa in questo sport stesso per cui ne valeva la pena.
Fin tanto che si terrà questa prospettiva nella mente – che allenarsi al Wushu è una decisione del tutto personale e non basata sulle azioni degli altri – allora questo potrà aiutarci nel mantenerci focalizzati sul proprio allenamento. Sebbene il sentimento di disillusione a causa della nostra età o delle circostanze negli Stati Uniti è molto comune. Nessuno di noi ha iniziato così presto così come ci sarebbe piaciuto. Perfino alcuni dei giovani atleti che hanno iniziato ad allenarsi da bambini occasionalmente lamentano la loro situazione di non aver avuto accesso all’allenamento al Wushu ad un età ancora più giovane. A volte anche io avrei desiderato iniziare molto prima, non ho cominciato ad allenarmi se non prima che avessi 25 anni, ma ho imparato molto tempo fa che non si tratta di non aver avuto la possibilità di iniziare in giovane età o non si tratta di non essere fisicamente dotato in certe vie, ma si tratta di più di prendere vantaggio di tutte quelle opportunità che ti si presentano.
Ho amici che sono andati in Cina, hanno visto il livello che esiste e che cosa porta quegli atleti cinesi per essere laggiù dove sono, ed alla fine dei conti lasciare il Wushu perchè hanno deciso che loro non sarebbero mai stati capaci di ottenere quel livello.
Ma è questa la ragione per cui assunsero il Wushu al primo posto? Essere tanto bravi quanto gli atleti Pro Cinesi? No, certamente no. Allora perchè comparare se stessi a loro? Perchè comparare noi stessi a qualsiasi altra persona? Non ci si guadagna veramente niente eccetto che destare paragoni non necessari che non servono a nulla.
L’unica persona con cui possiamo paragonare noi stessi è noi stessi. A l’unico paragone che possiamo fare è tra chi eravamo e chi siamo diventati.
Se quello che sei oggi è meglio nel Wushu di quello che eri ieri, o l’altro anno, o quando hai cominciato, allora sei sulla strada giusta.
Il Wushu non c’entra con una qualche visione appagante ed astratta dell’atleta perfetto. C’entra qualcosa invece nel miglioramento di se stessi e nello sviluppo della propria persona.
Perchè hai preso il Wushu? La risposta è perchè ti piaceva. Chiara e semplice. Possiamo poi essere presi da tutte le varie scuse che ci paiono come l’età o l’abilità fisica o le risorse.
Ma se stai facendo qualcosa che ti piace, allora ti puoi considerare estremamente fortunato, perchè non tutti nel mondo hanno l’opportunità di star facendo quello che amano.
Ironia della sorte, molti degli atleti Pro di Wushu che io conosco in Cina non sono così fortunati come te. Perchè non hanno preso il Wushu perchè lo amano, ma perchè è il loro lavoro, e DEVONO allenarsi. Ed io suppongo, così come ogni altro lavoro nel mondo, che provano a fare il meglio e provano a divertirsi quando possono. Ma se potessero scegliere, un bel po’ di loro starebbe facendo qualcosa di assolutamente differente.
Ogni volta che ho un calo di motivazione (che accade sempre così spesso) io torno indietro al nocciolo del perchè io mi alleno nel Wushu. Guardo i video che mi hanno ispirato. Penso alla prima volta che preso il Wushu e quanto ne fossi fogato. Ricordo la gioia provata quando mi immaginavo un nuovo movimento o m’imbattevo in una nuova tecnica. E penso al sottile piacere che ho provato al centro dell’allenamento – dall’allacciarmi le mie feiyue nel apssare attraverso le routines dei saluti e del riscaldamento, allo stretching ed al guardare il sudore che mi gocciolava dal naso e sul pavimento della sala – quelle volte in cui ero da solo con un pugnello di studenti dediti all’allenamento del Wushu.
Non ho memoria delle gare pazzesche o delle feste o delle classi strapiene di studenti, o delle uscite col Beijing Wushu Team o con Jet Li.
Che cosa mi ricordo fondamentalmente sono le sere fresche di autunno, o le domeniche piovose di primavera, salendo le scale della palestra, stirandomi i polpacci, un bagno di sudore, lavorando come un cane, combattendo contro ogni emozione, ed ancora amo ogni istante di questo.
Ci si puo sentire frustrati del proprio allenamento. È perfettamente normale.
Ti puoi sentire disilluso o affranto o costernato della tua situazione col Wusho. È una reazione naturale.
Te puoi sentire una carenza nella motivazione per allenarti o chiederti se il Wushi sia davvero dove vuoi che la tua energia venga spesa. È tutto valido.
Ma fin tanto che tu ti ricorderai del perchè hai iniziato Wushu. Fin quando non avrai superato il dosso e pensi indietro a quelle volte di quando non era per nessun altro o per nessuna idea astratta, o se tu eri o non eri perfettamente fatto per lo sport – ma era semplicemente il fatto che stavi facendo qualcosa per te stesso e che la realtà di essere capaci di allenarsi in questo sport strafico chiamato Wushu, allunga i tuoi confini personali e fisici in nuove ed eccitanti vie – allora tu capirai che tutto ciò di cui hai realmente bisogno per aver successo nel Wushu è che ti piaccia.
Non sono i risultati che tu tiri fuori dal Wushu – medaglie, tecniche, onoreficenze o altro ancora – che costituiscono le vere risorse della motivazione dell’allenamento. Infatti, non appena tu inizi a concentrarti su stimoli esterni al Wushu, allora il Wushu smette di darti quel qualcosa di cui eri appassionato.
Il Wushu non è una destinazione. Non esiste il giorno in cui puoi dire “Okay, ho finito di imparare il Wushu. E ora?” non tanto quanto non esiste il giorno in cui puoi dire “Okay, ho imparato tutto quello che c’è da sapere sulla vita. E ora?” perchè c’è SEMPRE qualcosa di più da imparare – ma più importante c’è sempre qualcosa di più da sviluppare all’interno di te stesso; forme da esplorare; virtù da coltivare; abilità da scoprire.
È per me stesso, QUESTO è quello che mi mantiene motivato a continuare ad allenarmi, anche dopo 14 anni, 3 infortuni al ginocchio, la politica del Wushu, le cattive relazioni e una pila di problemi fisici di cui la maggior parte della gente gradirebbe far piazza pulita.
Ma queste cose non significano veramente niente alla lunga rispetto a quello che l’allenamento del Wushu mi ha insegnato di me come persona.
Ho sempre pensato che l’allenamento nel Wushu (ed io penso che in tutte le forme artistiche o sportive sia simile) sia la più grande e magnifica palestra della propria vita. Così tante delle scuse che incontriamo nelle nostre giornate di vita vengono fuori quando ci alleniamo nel wushu. E le prove e le tribolazioni di cui facciamo esperienza durante il nostro allenamento al Wushu sono spesso specchi delle stesse scuse con cui ci masheriamo fuori della Wushu Guan. Quando ci rifugiamo dietro qualcosa di comodo (qualsiasi sia il modo con cui lo facciamo) non solo ci forniamo una diseducazione di chi siamo, ma ci precludiamo una valida opportunità di apprendere, crescere e sviluppare il nostro essere interiore.
In ogni caso… io probabilmente ho scritto troppo rispetto a quello che voi eravate interessati a leggere. Ma, suppongo, che dopo tutto questo tempo nel Wushu io posso ancora infuocarmi su queste cose. E suppongo che a parte tutto, questo sia come una sorta di testamento di quanto il Wushu (e la vita) ci offra negli anni a venire.
Lasciatemi conoscere i vostri pensieri! Siete d’accordo con questa email? Pensate che sia di fori di cervello? Sono curioso di che cosa le altre persone pensino di me. Aspetterò di leggere i vostri commenti!
羞龍 Xiulong
Stefano Zamblera, 2011
Traduzione dall’Inglese di Mark Moran “
How to Maintain Your Motivation for Training ”
Seguendo i vari links mentre spulciavo video di Taolu, ho trovato il sito di Mark Moran – www.wushuzilla.com, ed ho notato dei titoli assolutamente interessanti.
Ho deciso quindi di tradurli dall’Inglese, perchè mi piaceva farlo e perchè quando traduco qualcosa ne assimilo molto di più i contenuti; poi credo che quello che lui scrive sia molto molto importante, e mi trovo perfettamente daccordo con le sue
opinioni e con la sua analisi molto precisa dell’allenamento del Wushu e dei vari fattori che complessivamente ne orchestrano lo svolgimento.
C’è anche un secondo testo di Mark che ho tradotto, molto molto bello e davvero importante, che riguada invece la perdita degli stimoli nell’allenamento del Wushu: “
How to Maintain Your Motivation for Training?” e cioè Come mantenere la tua motivazione per l’allenamento?
Non insisterò sulla mia incompetenza di fronte ai testi che ho da commentare. […] Vi prego però di essere estremamente indulgenti nei miei riguardi. Emmanuel Lévinas, 1977 “Du Sacré au Saint – Cinq nouvelles lectures talmudiques”
ho sentito molto spesso (sia da altre persone che nel mio cervello) la domanda:
“ma perchè gli atleti cinesi di Wushu sono così pazzescamente bravi???”
risposta veloce?
In due paroline criptiche:
((Ai/T) +((C*R)+M))(U+S)
ma ora lasciatemi cominciare dall’inizio…
Quando inizi per le prime volte a fare Wushu sei un po’ come in una bolla, e specialmente per me, fino a quando non ho avuto accesso a tutti questi video di Wushu online, avevo davanti a me come termine di paragone solo gli studenti avanzati della mia scuola o quelli delle competizioni.
Allora tu prendi per assunto che il livello massimo del Wushu che tu vedi intorno a te sia abbastanza vicino al livello più alto che forse un giorno potrai praticare, ed anche se hai sentito dire che gli atleti cinesi sono veramente bravi, tu non riesci a realizzare davvero di QUANTO siano bravi.
Lei è sbalorditiva semplicemente stando ferma – gently thanks to Narom – www.wushuzilla.com
Fino a quando non li vedi. Allora la tua testa salta fuori dall’acqua.
La differenza (disparità) sembra così grande. Come fanno gli atleti a diventare così bravi? È un livello completamente
differente. Completamente un altro universo di abilità.
Per anni ho desiderato immaginarmi di quale fosse il loro segreto. Ho sentito gente parlarne, discuterne e contemplare
il loro regime di allenamento. Perfino coloro che sono andati in Cina ad allenarsi inizialmente non lo hanno capito.
E special quando tu li vedi davanti a te, ed avverti (provi, senti) la forza che possiedono i loro movimenti,
non riesci neppure a sfiorare quel qualcosa che ti potrebbe portare da dove sei a dove sono loro.
Chiedendo agli atleti perchè loro siano così bravi si ottengono le risposte più svariate, dal modesto “il mio Wushu ha
ancora molto da percorrere” all’arrogante “perchè io sono il migliore”, al razzista “perchè i Cinesi sono i migliori” al
criptico “perchè la filosofia del Wushu è riflessa negli occhi del Panda” e tutto ciò che c’è nel mezzo. Ma in realtà non
ti danno (le risposte) il segreto che rende loro così stupefacenti.
Anche un solo 弓步 Gongbu esprime un sentimento totalmente differente quando è uno di
questi atleti a farlo.
Certamente, molta gente dirà semplicemente che è perchè loro hanno così tanto allenamento da un’età così piccola e che
chiunque fosse sottoposto a così tanto tempo nelle Wushu Guan allora sarebbe probabilmente così tanto bravo.
Ma è veramente così? È il tempo tutto ciò di cui hai bisogno per essere così bravo come gli atleti cinesi?
Ma…si e no. Il tempo è un elemento molto importante. Infatti è probabilmente uno degli elementi più importanti. Ma
io non vorrei affermare che questa sia l’unica ragione per cui gli atleti cinesi eccellano ad un livello così elevato.
Kung fu ce n’è? – gently thanks to Narom – www.wushuzilla.com
Quando la gente parla della definizione del Kung fu, o Gong fu (功夫) come se fosse la misura di
una capacità o di una maestria l’implicazione inerente è che allora sia realmente una questione di tempo. Più tempo tu
dedichi a fare qualcosa, migliore sarai in quella cosa. Ma l’altro lato di questa equazione del “gong fu” dipende sia dallo
SFORZO-TENTATIVO che dalla INTENZIONE, o come mi piace dirlo a me INTENSITA’.
Uno degli altri fattori principali che hanno gli atleti cinesi dalla loro parte è che non solo si allenano tantissimo,
ma che il loro allenarsi è di una natura intensissima. Come puoi immaginare, in ora di allenamento in una scuola Cinese è
di un livello d’intensità assolutamente diversa da quella di un’ora di allenamento in qualsiasi scuola occidentale.
Allora, è questo che cuoce e ti condensa a quel punto? Intensità d’azione su lungo periodo di tempo comporta che tu sarai
strabiliante nel Wushu? Beh, probabilmente ciò ti porterebbe a buona parte del cammino, e molti atleti che sono veramente
bravi nel Wushu hanno fato questo e fanno molto bene. Ma questo se solo si considera l’aspetto puramente fisico (ginnico)
del Wushu. Nel Wushu c’è di più che incontrare il tappeto, e se tu ignori la parte mentale dell’allenamento, allora stai
perdendo l’altra metà del quadro.
Primo Coach di Wu Di – gently thanks to Narom – www.wushuzilla.com
Il Coach è senza dubbio uno dei fattori strumentali di maggior influenza nello sviluppo del tuo Wushu.
Senza un buon insegnante le tue capacità possono raggiungere sino ad un certo punto.
(E forse io aggiungerei, che un coach che capisce quando i propri studenti hanno superato tutto ciò che poteva
insegnar loro è anche una persona saggia)
ed io aggiungo che c’è chi la cavalca questa situazione per non concludere niente. Ci si maschera dietro a questa scusa
per lasciare gli studenti da soli e non fare una benemerita!!!
Tutto ciò che impari, almeno all’inizio, proviene da questa sorgente di conoscienza
Ma allora, che cosa differenzia il Coach Cinese dagli altri coaches? Strettamente parlando è semplicemente
l’accesso alle risorse. Non solo risorse materiali, ma educative e scientifiche. A loro è costantemente richiesto un bagaglio
aggiornato di conoscenze circa i migliori metodi e le migliori tecniche di allenamento. Tu vedrai sempre in Cina atleti che
si allenano con nuove metodologie prima di qualsiasi altro nel resto del mondo. Ricordi quei giri trasformati in spaccata
che loro allenano per l’atterraggio dai giri interni + spaccata? Yup. La Cina è stata precursore di tutta questa serie di
cose.
È come nel Web design. C’è veramente una grande differenza nelle abilità tra le compagnie di web design dislocate nella
Silicon Valley rispetto a quelle dislocate in Billings, Montana (senza nessuna offesa a Billings), perchè loro si trovano
all’interno dell’ambiente nel quale le utlime tecnologie e le risorse si stanno sviluppando. Coloro che accedono alle nuove
informazioni sono spesso i più rapidi a beneficiarne.
In Cina però non sono solo che i Coaches ad avere queste nuove risorse, ma è anche che queste risorse sono disponibili
agli atleti. No, non le ultimissime scarpe Saholinquan della Nike, o le sete più fiche, ma io sto parlando di molto
di più, di risorse attraverso le quali loro possono sviluppare una comprensione delle capacità di alto livello.
Lei si sta modellando – gently thanks to Narom – www.wushuzilla.com
Molti esperti parlano dell’importanza del modellare se stessi rispetto a coloro che già si trovano al punto in cui
vorremmo essere. E questo ha senso sin quando lo sviluppo delle tue capacità è catalizzato dall’avere qualcuno da osservare
che sia capace di fare quello che vuoi fare. Quando gli stranieri vengono in Cina e si allenano accanto ai professionisti,
la loro comprensione delle tecniche migliora perchè sono [dovrebbero essere] capaci di vederle eseguite nella maniera
corretta , ma ancora più importante per loro è possibile di carpire da questa osservazione lavorando immediatamente sul
modellarsi.
Mi ricordo che fù proprio fino al mio viaggio in Cina del 1999 che io ho sentito davvero che stavo iniziando a comprendere
il feeling del Wushu. Che era molto più di una somma delle parti che stavo mettendo insieme. Credo che sia un po’ come
il detto che tu migliori molto in qualcosa quando devi confrontarti con persone che sono molto migliori di te. Questo ti
forza a giocare le tue partite ad un nuovo livello.
Adesso, in Cina questi atleti si trovano in una posizione dove possono costantemente modellare se stessi rispetto agli
atleti di livello più alto. I bambini nelle palestre di Wushu si stanno allenando accanto agli atleti che sono a kilometri e
kilometri superiori del loro livello di abilità. In questo modo i bambini sono in grado di osservare ed assorbire quello
che vedono durante l’intero tempo del loro allenamento.
Non è solo che si allenano costantemente ed intensamente, o che i loro coaches hanno le ultime informazioni, ma possono
guardare attraverso la sala e modellare se stessi rispetto ai migliori al mondo.
Allora è questo davvero? Tu ti alleni intensamente e costantemente per un lungo periodo di tempo, aggiungi a questo un
coach con risorse ed opportunità per modellarti sull’esempio di chi è meglio di te, e tu risulterai padrone di quel
livello pazzescamente strabiliante degli atleti cinesi professionisti di Wushu?
Beh, non esattamente. Perchè qui è solo dove inizi a separare la paglia dal frumento, e fare la distinzione tra
quegli atleti che sono semplicemente veramente bravi, e quello che sono veramente grandi.
C’è una ragione per cui gli atleti cinesi vengono selezionati così tanto attraverso gli anni. Dai più o meno 100 che
forse iniziano ad allenarsi insieme da bambini, forse 40 di loro continuerà sui 5 anni futuri. E di questi ormai tra i
10 ed i 12 anni, forse alti 15 andranno avanti e diverranno teenager di talento. Ma per arrivare al livello di campione
nazionale o qualcuno con capacità rinnomate a livello mondiale, bisogna scalare giù fino a 1, massimo 2 di quei 100 bambini
iniziali per veder raggiunto veramente quel livello eccelso.
Le primizie del raccolto – gently thanks to Narom – www.wushuzilla.com
(e per essere onesti, io penso di essere stato un po’ generoso con questi numeri)
Perchè è così? Beh, francamente, alcuni atleti hanno davvero poco da incrementare negli anni. No, io non sto parlando di
diventare “più intelligenti” delle altre persone od avere un Q.I. Più alto, io sto parlando del livello dell’energia mentale
e dell’attenzione-concentrazione che questi l’atleta impiega nella reale comprensione delle intricate tecniche del Wushu.
Non è una questione di misura dell’intelligenza, piuttosto è misura di curiosità, perchè si parla di un atleta che è sempre
al lavoro per la comprensione del Wushu, e concepisce il Wushu come qualcosa di più di una mera serie di movimenti,
che assembla una storia con i suoi movimenti e dipinge un quadro con le sue tecniche – allora questo atleta è ad un livello
dif ferente di coloro che possono solamente copiare la grandezza. Perchè non è abbastanza modellare te stesso sul modello
di qualcuno sorprendentemente bravo. Nell’ordine di raggiungere quel livello altissimo tu devi creare la grandezza
dall’interno di te stesso. Questa è la scintilla della creatività – del creando qualcosa di unico che non è mai stato
visto prima nel mondo – quello che è il marchio della grandezza.
Ed io non sto solo parlando di coreografia. Avere una coreografia unica senza possedere l’intelligenza creativa all’interno
del tuo Wushu è, come disse Shakespeare, come una storia told by an idiot, full of sound and fury, signifying nothing
– raccontata da un idiota, piena di suono e rabbia , che non significa niente.
Te, quando fai Wushu, hai bisogno di affermare qualcosa; di chi sei e di che cosa hai compreso e che cosa è importante.
Non è differente dallo scrivere musica, dipingere un quadro o scrivere un romanzo. E se non proviene realmente da qualche
parte dentro te stesso, allora è soltanto un simulacro; un guscio vuoto riempito della mancanza di comprensione ed un po’
troppa d’aria calda.
E quindi, eccoci tutti qui. Ma nel mio libro ci sono un po’ più di ingredienti che distinguono molti grandi atleti dal
resto di noi, gente comune.
Lei innalza qualcosina di più – gently thanks to Narom – www.wushuzilla.com
E allora quale è l’ingrediente finale? Beh, ha a che fare con il proprio standard di eccellenza.
Gli atleti in Cina non conoscono veramente alcuno standard che non sia quello di essere i migliori. Sono circondati
da atleti che possiedono il livello più alto del mondo e si allenano con essi ogni giorno delle loro vite.
Non anno alcuna opzione se non accettare che QUEL livello che vedono intorno a loro sia semplicemente il livello
base di un atleta di Wushu. Non c’è nessun atleta di Wushu “intermedio” in un team professionale. “Avanzato” è considerato
il punto di partenza e tu puoi solo crescere da lì.
E come se dicessero: se tu credi che puoi o non puoi, hai ragione. Quello che uno crede del mondo e di se stesso
detta la propria realtà, e se tu credi che il livello minimo accettabile di Wushu sia (secondo i nostri standard)
la perfezione, allora tu non tollererai niente altro. Non è un opzione per loro. È un dato di fatto.
Come il cielo che è blu o l’acqua che è bagnata. Il Wushu è supposto di dover essere così, chiaro e semplice, e se non lo è,
semplicemente non stai facendo Wushu.
Allora, per me, questi sono gli elementi essenziali che distinguono gli atleti veramente impressionanti da, beh… il
resto di noi. Come ho scritto all’inizio:
((Ai/T) +((C*R)+M))(U+S)
Che nel linguaggio comune potrebbe essere definito come:
Intensità d’Azione in rapporto [diviso] al Tempo, sommato sia ad un Coach che provvede
(moltiplicato) alle ultime Risorse, sommato alla Modellazione di se stessi secondo l’eccellenza,
il tutto moltiplicato alla personale Intelligenza Creativa + gli Standard elevati.
Ma allora, che cosa significa tutto questo per il resto ni noi comuni mortali? E come questo è applicabile al
cittadino medio Joe (o Joan) il guerriero di Wushu del week-end lontano mille miglia dalla Cina?
Beh, diamo un’occhiata un po’ più attenta a come il nostro mondo potrebbe essere comparato a quello degli atleti cinesi.
Di queste variabili dell’equazione, quali si applicano a noi?
Il limite principale per la maggior parte di noi è il Tempo. Sia per le nostre finanze e la nostra disponibilità,
la maggior parte di noi non è capace di dedicare 5 ore quotidiane al Wushu. Ma sebbene il tempo sia uno dei fattori
principali, esso definitivamente NON E’ L’UNICO FATTORE, e molti atleti hanno ottenuto risultati eccellenti in condizioni
limitate di disponibilità di tempo. E, se posso essere sincero, molte persone usano il “tempo” come scusa per non fare il
proprio allenamento.
Io ho la coscienza sporca. Ma è la verità, e se tu vuoi crearti il tempo per fare qualcosa, ci riesci. Se qualcosa è davvero
importante per te,
allora la farai. Ma non facciamo l’errore di imbrogliare noi stessi con la scusa che la nostra
mancanza d’interesse per il Wushu sia semplicemente mancanza di tempo per il Wushu, perchè non si prende nessuno in giro così.
Va bene di perdere interesse in qualcosa, ma almeno bisogna essere onesti in questo. ( e se te hai perso la tua passione per
il Wushu, allora ti suggerisco di leggere il mio blog “
How to Maintain Your Motivation for Training?”
mia traduzione:
Come mantenere la tua motivazione
per l’allenamento?
Io penso che lei sta indirizzando tutta la sua “intensità” verso il basso – gently thanks to Narom – www.wushuzilla.com
“Intensità” è anche uno degli argomenti più spinosi per molti di noi. Ci si trova sempre in scuole dove gli altri
studenti non sono così dediti o interessati al Wushu come lo siamo noi. O forse loro lo stanno facendo giusto giusto
per divertimento. Questo è, così come forse il nostro livello di intensità non deve essere dettato da quello degli altri,
e se tu non crei un ambiente intensamente allenante per te stesso (anche se questo si trova solo nella tua testa), allora
l’attesa che qualcun altro lo faccia per te potrebbe liverarsi lunghina. Tu puoi creare l’intensità per te stesso,
anche se il tuo ambiente non provvede a questo. Questo è davvero l’unico limite che noi stessi permettiamo che sia.
Un altro fattore che limita molto di noi è quello delle Risorse. Molti di noi non si trovano in Cina e non vi anno accesso.
Oppure non parliamo cinese, dunque anche se avessimo accesso non poremmo capire. Questa è una delle ragioni per la quale avere
un ottimo insegnante è molto importante [mia parentesi: grazie Giuseppe!]
Spesso i coaches hanno comprensione delle tecnologie e degli sviluppi del Wushu a cui noi non abbiamo accesso. E perfino
se non hai un coach con basi regolari, traendo vantaggio da qualsiasi risorsa tu disponga (online, seminari, video didattici,
ecc…) potrebbe essere una buona via.
Infine io penso che anche il Modellamento sia stata una bella difficoltà per molte persone. Mi ricordo di quando ho
iniziato per la prima volta a modellare me stesso, che le sole persone verso cui potermi modellare, fra tutti erano quelli
che stavano facendo Wushu da pochi anni in più di me. Allora era verso il maestro che tutti guardavamo perchè ci fosse
mostrato che cosa e come il buon Wushu dovesse apparire. Ma grazie all’avvento di questa serie di video disponibili su
Internet (portati dalla gentilezza di Al Gore) adesso tu hai accesso ai migliori atleti di Wushu ed agli standard più alti
dell’eccellenza che mai siano esistiti. Non vorrei mai dire che Youtube possa essere il sostituto di un buon Coach, ma ti
può aiutare a trovare coloro verso i quali tu puoi modellare te stesso ed il tuo allenamento. Non è ovviamente così buono
come essere nella stessa stanza con Zhao Qing Jian, ovviamente, ma è meglio di nulla.
Ma allora, dopo che abbiamo eliminato tutti i fattori limitanti, che cosa rimane? Accettando che tu sei nel mezzo al
nulla zenza un allenatore, un accesso as internet (come diavolo stai leggendo allora questo?) tu finisci con…
provando a mantenere l’intensità quandunque mi alleni – gently thanks to Narom – www.wushuzilla.com
E qui ce le hai. Gli aspetti dell’allenamento che TUTTI noi abbiamo la capacità di sviluppare, a dispetto di ogni
nostra situazione. Forse non avremo molto tempo, o un coach, o accesso alle risorse e coloro verso i quali modellarci,
ma noi possediamo alcuni degli elementi più importanti di quello che da agli atleti cinesi le loro uniche abilità.
Tu puoi creare un’Intensità di allenamento da solo ogni volta che metti piede in una Wushu guan (o in palestra,
o in un parco, o ovunque tu sia).
Ti puoi allenare e agire per migliorare te stesso a dispetto o anche se non ti trovi in Cina o non hai un coach.
Puoi utilizzare la tua unica Intelligenza Creativa per sviluppare e comprendere tutti i dettagli intricati del Wushu.
E puoi elevare i tuoi Standards in modo che tu non accetterai nient’altro che il meglio da te stesso.
Se sviluppi questi aspetti della tua metodologia di allenamento, allora quando HAI il resto, risorse, allenatori,
disponibilità di tempo e modelli di eccellenza, allora sarai capace di trarne pieno vantaggio.
La grande cosa che deriva dallo sviluppo di queste qualità è che esse non si applicano solo al tuo allenamento nel Wushu,
ma si applicano a molte aree della tua vita. E le capacitò che sviluppi nell’affinare queste qualità potranno beneficiarti
in così tanti modi che nemmeno te l’immagini.
羞龍 Xiulong
Stefano Zamblera, 2008