5 Ottobre 2005: nasce l’associazione Toscana Cina insieme

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5 Ottobre 2005: nasce l’associazione Toscana Cina insieme


Una mostra fotografica, in programma per il 2006, sulle città toscane dove si concentra la comunità cinese, la costituzione in Cina di un centro per promuovere le produzioni vitivinicole toscane, un corso per giovani cinesi che vogliono diventare operatori turistici, trasformandosi negli “ambasciatori” della Toscana nel paese del Sol Levante, agevolazioni e servizio di tutorato per gli studenti cinesi iscritti alle Università toscane.

Su queste azioni si concentreranno le prime mosse dell’associazione “Toscana – Cina insieme”, che si è costituita il 5 ottobre a Firenze e che ha visto come tra i principali promotori la Regione Toscana e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Tra i primi ad avere aderito figurano i Comuni di Firenze e di Prato, la città toscana dove si concentra la maggior parte della comunità cinese residente in Toscana, mentre per i prossimi giorni è attesa l’adesione di Roberto Colaninno, Presidente del Gruppo Piaggio.
L’atto costitutivo è stato sottoscritto nella sede della Giunta regionale dal Presidente Claudio Martini, dal Presidente della Scuola Superiore Sant’Anna Riccardo Varaldo, dal giovane di origine cinese Huang Yanting. Saranno loro a costituire il gruppo dirigente dell’associazione nei suoi primi mesi.
L’Associazione “Toscana – Cina insieme” si muoverà essenzialmente su due fronti: da un lato favorirà l’integrazione culturale e sociale della comunità cinese in generale e dei giovani cinesi di seconda generazione (i figli degli immigrati nati in Italia); dall’altro favorirà gli investimenti in Toscana da parte di imprese cinesi.
Gli impulsi alla nascita dell’associazione sono arrivati dalla visita ufficiale in Toscana nel maggio 2004 del primo ministro cinese, Wen Jiabao, e dall’accordo, sottoscritto a dicembre 2004, tra la Scuola Superiore Sant’Anna e la Chongqing University (uno degli atenei cinesi più prestigiosi) e cofirmato da Piaggio, dal suo partner industriale cinese Zongshen, e da Banca Intesa.
Su centomila cinesi residenti in Italia, almeno un terzo sono quelli radicati in Toscana, a testimonianza di una sua ormai storica apertura internazionale, mentre i passeggeri in partenza dagli aeroporti di Pisa e di Firenze verso la Cina sono aumentati del 57 per cento fra il 2003 e il 2004 (da 8727 a 13733) trasformando il dato in uno dei possibili indicatori di come la Toscana partecipi all’apertura della Cina, ritagliandosi un ruolo di primo piano in uno dei fenomeni destinati a caratterizzare il nuovo secolo. Il rilievo e l’importanza della Toscana nei confronti del Governo Cinese sono stati confermati dalla richiesta del primo ministro Wein Jiabao a Claudio Martini che, lasciando la Toscana, gli chiese di “aprire le porte della Toscana ai giovani e agli studenti cinesi”.

Presentazione dell’Associazione Toscana-Cina Insieme

1. La Toscana vanta tra le regioni italiane una delle più importanti e radicate comunità cinesi. Si tratta di una comunità che è ormai entrata nella vita civile e sociale della Toscana e che sta celermente progredendo nel suo processo di integrazione umana, sociale e culturale, anche grazie ai giovani di seconda generazione che della Toscana hanno fatto la loro terra di adozione.
Su una popolazione cinese residente in Italia, stimata pari a più di centomila individui, la regione Toscana ne ospita più di un terzo, a testimonianza della sua tradizionale, storica apertura internazionale, non solo in fatto di interscambio commerciale, ma anche di persone.
L’Associazione Toscana-Cina Insieme intende quindi valorizzare questa radicata tradizione di attrazione e ospitalità di flussi immigratori dalla Cina, nel quadro di specifiche azioni e iniziative tese a promuovere, sostenere e valorizzare le relazioni tra la Toscana e la Cina, sotto il profilo umano, sociale, culturale, economico e imprenditoriale.
Con il processo in atto di apertura internazionale della Cina, la Toscana sta rapidamente intensificando le sue relazioni con questo grande paese. Tra il 2003 ed il 2004 i passeggeri in partenza dai due aeroporti regionali (Firenze e Pisa) con destinazioni cinesi sono aumentati come numero del 57%, passando da 8.727 a 13.733. E’ questo uno dei tanti, possibili indicatori di come la Toscana stia partecipando al fenomeno dell’apertura della Cina, quel fenomeno destinato a caratterizzare e influenzare in profondità l’evoluzione della politica e dell’economia internazionale del XXI secolo.
Durante la visita ufficiale in Italia, nel maggio 2004, il Primo Ministro cinese Wen Jiabao, ha scelto proprio la Toscana come unica meta del suo viaggio, al di fuori di Roma. Questo dimostra il rilievo e l’importanza della nostra regione a livello del governo della Repubblica Popolare della Cina. Terminata la visita in Toscana, al momento della partenza dall’aeroporto di Pisa, il Primo Ministro Wen si è rivolto espressamente al Presidente della Regione Claudio Martini chiedendo il suo aiuto affinché le porte della Toscana si aprano agli studenti ed ai giovani cinesi.
Per assecondare questo desiderio il Presidente Claudio Martini è al lavoro per far sì che la Toscana possa offrire ospitalità a studenti universitari provenienti dalla Cina e la costituente Associazione può impegnarsi per sostenere questo importante disegno.
Ci sono evidenti ragioni dunque che giustificano l’iniziativa di dar vita ad una Associazione per proseguire ed ampliare il processo di interscambio e integrazione con la Cina, partendo dal quel patrimonio di relazioni già instaurato che pongono la Toscana all’avanguardia nel contesto nazionale, confermando la sua vocazione di regione tradizionalmente e culturalmente proiettata ed aperta al mondo.

2. L’Associazione Toscana–Cina Insieme intende innanzitutto promuovere e sostenere l’integrazione culturale, umana e sociale dei giovani cinesi di seconda generazione, facendo dell’Associazione stessa un ambiente di incontro e di interscambio con i giovani toscani che vogliano aprirsi al mondo cinese ed investire nella loro formazione internazionale. In questo senso l’Associazione si propone di operare per offrire ai giovani cinesi residenti in Toscana la possibilità di proseguire e completare gli studi, anche a livello universitario, per realizzare appieno le loro aspettative ed i loro interessi personali, consentendo loro di superare ostacoli e difficoltà diffusi.
L’Associazione si attiverà per altro verso nel promuovere l’interesse verso la Cina nei giovani toscani offrendo loro la possibilità di imparare la lingua cinese, organizzando corsi introduttivi in Italia e quindi corsi e stage di approfondimento in loco.
Nello stesso momento l’Associazione Toscana-Cina Insieme si propone in senso più generale di accreditare e sviluppare l’immagine della Toscana come regione aperta internazionalmente e particolarmente accogliente nei confronti dei giovani cinesi e più in generale del popolo cinese.
In questo senso si attiveranno convenzioni e borse di studio per consentire ai giovani cinesi particolarmente meritevoli di venire in Toscana a seguire corsi universitari e di perfezionamento e per apprendere la conoscenza della lingua italiana. L’Associazione intende operare a stretto contatto con l’Ambasciata d’Italia a Pechino per superare gli attuali ostacoli che gli studenti cinesi incontrano al momento della richiesta del visto.
Non conoscendo appieno la lingua italiana spesso a loro viene negata la concessione del visto. L’Associazione nell’intento di contribuire al superamento di questi ostacoli potrà collaborare con le Università toscane che hanno attivato accordi con Università cinesi per istituire corsi di lingua italiana anche on-line, rivolti ai giovani cinesi che intendono venire in Toscana per proseguire gli studi e specializzarsi.

3. Dato il grande interesse che sta vivendo sia l’imprenditoria italiana che quella cinese per iniziative in comune nel campo industriale, commerciale, turistico e finanziario, l’Associazione Toscana-Cina Insieme vuole dare un contributo concreto anche per promuovere e sostenere questo tipo di iniziative.
In particolare l’Associazione si propone di promuovere e sostenere, in collaborazione con le Università toscane, la formazione di giovani cinesi e italiani per offrire il supporto organizzativo, tecnico e linguistico necessario per mettere in contatto imprenditori toscani e imprenditori cinesi interessati a collaborare nei vari campi.
L’Associazione potrà altresì favorire l’inserimento di giovani cinesi in imprese toscane per supportare le loro attività di interscambio e la collaborazione con imprese cinesi.
Operando per accreditare la Toscana come terra ospitale per la Cina l’Associazione potrà anche favorire gli investimenti in Toscana da parte di imprese cinesi. Questo è un fenomeno già abbastanza presente negli altri paesi europei dove esistono centri di assistenza e accoglienza per gli operatori cinesi che intendono dar vita a strutture e fare investimenti in loco.
Infine un’attività non secondaria è quella di supportare gli scambi istituzionali, con il contributo di personale tecnico e linguistico specializzato.
Ovviamente quelli indicati vanno assunti come possibili indirizzi strategici che dovranno essere specificati dai responsabili dell’Associazione, in stretta collaborazione con il corpo degli associati, per definire specifici progetti, da definire in tutti gli aspetti, allo scopo di verificare e garantire la loro fattibilità e operatività.

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